Anatomia dell'occhio umano. Viaggio alla scoperta della vista
L'occhio costituisce senz'altro uno dei meccanismi più complessi e meglio orchestrati del nostro organismo. In questo articolo parliamo della sua anatomia.
Come è fatto l'occhio?
Piccolo e spesso fragile...un piccolo urto ed è subito arrossato e stanco, per non parlare di insetti, pollini e allergie di vario genere che possono infiammarlo soprattutto in primavera. Se soffri di congiuntivite allergica anche tu, il nostro articolo dedicato potrà esserti utile.
Anche se è così delicato l'occhio umano è uno strumento potentissimo, una finestra sul mondo che ha consentito ai nostri antenati di evolversi e di esplorare boschi e praterie senza finire nelle fauci di spietati predatori della Preistoria.
L'occhio trasmette continuamente informazioni e input al nostro cervello; un po' come una macchina cinematografica, esso registra, filmato dopo filmato, spezzone dopo spezzone, i momenti belli o brutti della nostra vita. Un canale d'ingresso al nostro inconscio più profondo e alla nostra memoria, migliore o peggiore.
Ecco perché quando non funziona bene ci preoccupiamo subito e abbiamo bisogno della consulenza di un oculista specializzato o di un ottico esperto. Se hai qualche problema alla tua vista meglio non rimandare. I professionisti sono sempre disponibili per un consulto!
Ma come è possibile che l'occhio, organo che curiosamente ci fa vedere tutto ma che noi non possiamo vedere se non grazie all'ausilio di uno specchio, possa compiere un lavoro così difficile, componendo e ricomponendo fasci di luce provenienti dall'esterno?
Tutto parte da come è fatto l'occhio ed è proprio questo che ti spiegheremo qui punto per punto.
Parlare dell'anatomia dell'occhio è un po' come fare un viaggio dall'esterno verso l'interno, scendendo nella cavità del bulbo oculare, dopo aver attraversato una vera e propria barriera protettiva fatta di palpebre, ciglia e sopracciglia. Queste ultime rappresentano delle preziose difese contro agenti esterni, come polveri, batteri, frammenti e sporcizia. Anche le palpebre con il loro movimento continuo e instancabile contribuiscono a proteggere l'occhio, favorendo la circolazione del liquido lacrimale..
Prima tappa: il bulbo oculare
Partiamo dunque all'avventura e fermiamoci subito ad ammirare la superficie del bulbo. Una semplice osservazione: tutti sappiamo che l'occhio ha una forma davvero speciale. Comunemente si parla di bulbo oculare, proprio ad indicare una forma sferica (anche se non lo è completamente), ben ancorata all'interno della cavità oculare e fasciata da muscoli che consentono innumerevoli movimenti.
Questa sfera è avvolta in una membrana fibrosa che la ricopre per il 90%, lasciando aperta soltanto la parte posteriore dove si innesta il nervo ottico. Questa specie di guscio si chiama appunto sclera ed è facilmente individuabile perché costituisce a tutti gli effetti il bianco dell'occhio. Essa è ricoperta a sua volta da una mucosa, la congiuntiva.
La sclera è solo una delle diverse membrane che si susseguono, fasciandosi l'un l'altra, come in una matriosca. Scendendo verso l'interno ecco quali altre si trovano:
- a un livello intermedio: la coroide, ricca di vasi sanguigni per fornire ossigeno alla retina
- a un livello più interno la retina, più sottile e fotosensibile caratterizzata daun fine tessuto nervoso
È proprio sulla retina che si conclude il percorso dei raggi luminosi provenienti dall'ambiente esterno. Tale percorso non sarebbe possibile senza tante altre parti anatomiche che andremo ad osservare di seguito più nel dettaglio. Su tutte, però, la retina gioca un ruolo essenziale perché è in grado di trasformare tutti gli stimoli che intercetta in impulsi elettrici da trasmettere al nervo ottico e quindi al cervello.
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Non a caso una scorretta proiezione dell'immagine sulla retina comporta i principali disturbi visivi. Pensi di avere alcuni sintomi premonitori di questi difetti della vista. Se la risposta è sì, ti consigliamo di trovare un ottico esperto vicino a te o di recarti quanto prima da un medico specializzato.
Seconda tappa: la cornea
La sclera sarebbe come una scatola sigillata se sulla fiancata anteriore non si aprisse una finestrella. Il nome certo non le rende merito, considerando che è la lente più potente di cui disponiamo ma in effetti è proprio così che appare la cornea. La forma è convessa e la caratteristica principale è la sua completa trasparenza. È in grado di riconoscere qualsiasi stimolo luminoso e qualsiasi cambiamento del mondo esterno. Non a caso è ricchissima di innervature.
Terza tappa: l'iride e la pupilla
La parte colorata dell'occhio, quella che più ci affascina, i cui colori possono abbinarsi più o meno bene con carnagione o colore dei capelli è l'iride e si viene a collocare proprio dietro la cornea. Essa altro non è che un dischetto al cui centro spicca un punto nero, la pupilla. Quest'ultima è in grado di contrarsi e rappresenta il foro d'accesso principale per la luce che passa attraverso il bulbo oculare.
Un arcobaleno di colori!
Nell'iride la quantità di melanina e il tipo di pigmento contenuto determinano la colorazione, a sua volta connessa strettamente a fattori genetici. L'iride raramente è di un solo colore e anche gli occhi più scuri si caratterizzano per delle striature uniche e particolarissime. Essa regola la quantità di luce che colpisce la retina e quindi salvaguarda quest'ultima, evitando problemi di aberrazione.
Vuoi sapere come abbinare al meglio la montatura ai tuoi colori? Allora quest'articolo sulle diverse tonalità farà senz'altro al caso tuo. Inoltre se vuoi assicurarti la montatura migliore per te, il consiglio di un ottico esperto saprà indirizzarti al meglio!
Quarta tappa: il cristallino
Continuando il nostro viaggio nel magico mondo dell'occhio, subito dietro l'iride, si incontra il cristallino, anch'esso una lente naturale dell'occhio di per sé trasparente, caratterizzata da una speciale proprietà, quella dell'accomodazione. Grazie ai legamenti che lo connettono al corpo ciliare, esso funziona come uno zoom, ed è in grado di contrarsi per mettere a fuoco in modo nitido e dettagliato gli oggetti posti alle diverse distanze.
Con l'età il cristallino si indurisce e tende a perdere la sua elasticità. Questo determina l'insorgere di problemi come la presbiopia in cui appunto si ha difficoltà a mettere a fuoco ciò che sta vicino. Sempre il cristallino è responsabile della cataratta. Infatti, quando la lente naturale dell'occhio diventa sporca, perde la sua trasparenza e la soluzione necessaria è proprio quella di un intervento chirurgico.
Traguardo finale: corpo vitreo e retina
A separare lo spazio che intercorre fra cristallino e retina si trova una sostanza gelatinosa che assume il nome di corpo vitreo. Quest'ultimo riempie tutta la parte interna del bulbo oculare e preme sulla retina, proteggendola tra l'altro da eventuali traumi.
È composto da una sostanza del tutto trasparente tale da consentire il passaggio della luce atrraverso il bulbo fino a colpire la retina, di cui abbiamo parlato sopra. Da un punto di vista anatomico, la retina è ricca di coni collocati nella zona centrale detta macula, e di bastoncelli, più spostati verso la periferia. Entrambi, coni e bastoncelli, sono i fotorecettori responsabili della nostra visione a colori.
È proprio qui che mostrano delle disfunzioni i daltonici, disfunzioni sempre appurabili con apposito test dei colori, come potrai scoprire leggendo il nostro articolo in merito.
Un mal funzionamento di tutto questo sistema di trasmissione dell'immagine può comportare numerosi difetti refrattivi, come miopia, astigmatismo, ipermetropia, ma al contempo è sempre bene guardarsi anche dalle patologie tipiche della retina, come il distacco, le maculopatie o eventuali danni dovuti a malattie sistemiche fra cui il diabete.
Per questo soprattutto dai 40 anni in su diventa importante sottoporsi ad una visita oculistica a cadenza regolare. Se già indossi occhiali da vista, sai già quanto è preziosa la consulenza di un ottico esperto. L'esame della vista è sempre incluso nelle nostre offerte per occhiali progressivi, come la Tariffa Flat!