Come curare la cataratta e riconoscerne i sintomi
Oggi parliamo di una malattia oculare molto importante che, se non trattata in tempo, può portare addirittura alla perdita della vista.
Come curare la cataratta e riconoscerne i sintomi
Studi recenti confermano che il 30% degli adulti oltre i 65 anni è a rischio di cataratta. La percentuale aumento fino al 70% per i soggetti oltre gli 85 anni di vita.
Il termine “cataratta“ ha origine dalla parola greca antica "katarraktês", che fa riferimento ad un qualcosa che dall’alto cade verso il basso.
Si tratta di una malattia del cristallino, cioè la lente che mette a fuoco le immagini sulla retina, il quale tende ad opacizzarsi sempre di più fino a perdere completamente la sua trasparenza.
In natura il cristallino è trasparente ed elastico. Quando le proteine che lo compongono si aggregano e si ossidano tra di loro inizia il processo di opacizzazione; il cristallino stesso passa dal trasparente naturale al giallo-marrone andando a modificare il colore di tutto ciò che ci circonda quando le immagini vengono focalizzate sulla retina. In alcuni soggetti si hanno anche casi di cataratta giovanile, di solito dovuta a caratteri ereditari, traumi, diabete avanzato ed eccessivo fumo di sigarette.
Così viene definita la cataratta da Wikipedia:
La cataratta è un processo di progressiva perdita di trasparenza del cristallino nell'occhio che comporta una diminuzione della vista. Può interessare uno o entrambi gli occhi. Spesso si sviluppa lentamente e si verifica soprattutto con l'aumentare dell'età. I sintomi possono includere colori percepiti sbiaditi, visione offuscata, aloni intorno alle luci, problemi con luci e difficoltà a vedere di notte. Ciò può portare difficoltà nella guida di autoveicoli, nella lettura o nel riconoscere i volti. Una vista scarsa può anche tradursi in un aumento del rischio di cadute e di depressione. La cataratta è la causa di metà dei casi di cecità e del 33% delle disabilità visive in tutto il mondo.
Come curare la cataratta – Quali sono i sintomi
In alcuni casi, soprattutto all’inizio, la cataratta è asintomatica e tende ad evolversi in maniera molto lenta. È stato riscontrato che molti soggetti riscontrano in fase di cataratta lieve un miglioramento della vista da vicino.
Questa patologia dell’occhio può essere lieve o grave e quindi in alcuni casi si ha difficoltà a mettere a fuoco mentre in altri quasi una totale capacità visiva.
I sintomi non si manifestano sempre allo stesso modo e talvolta potrebbero anche confonderci essendo un segnale di un altro problema all'apparato visivo. Soltanto il medico oculista può confermare o meno la presenza di tale malattia:
Ecco i principali segnali di allarme:
- Visione sfocata e annebbiata
- Problemi con le luci troppo intense
- Alterazione dei colori
- Visione doppia
- Bisogno di cambiare troppo frequentemente la gradazione delle lenti
- Difficoltà a leggere
- Ingiallimento della vista
- Visione a macchie o a punti
- Peggioramento della visione notturna
Quanti tipi di cataratta esistono?
La cataratta ha sempre origine nel cristallino e la sua crescita può avvenire nel nucleo o nella corticale.
La cataratta nel nucleo è la più frequente ed è dovuta all’invecchiamento dell’occhio.
La cataratta nella corticale si sviluppa nella parte più esterna della corteccia, prolungandosi sempre di più verso il cristallino. È tipica dei diabetici e dei pazienti che si sono esposti troppo sovente ai raggi UVA.
La cataratta sottocapsulare posteriore si sviluppa nella parte posteriore della corteccia ed è tipica dei pazienti che hanno già altre patologia oculari o che assumono altri farmaci.
In passato si tendeva ad aspettare l’avanzamento della patologia prima di intervenire chirurgicamente. Oggi, invece, si tende a prevenire in tempo durante le fasi iniziali e le moderne tecniche consentono di correggere al tempo stesso anche eventuali disturbi visivi come la miopia e l’astigmatismo.
Come curare la cataratta – Quali sono le cause
Come abbiamo già detto, la cataratta è spesso dovuta a motivi genetici, età, raggi ultravioletti, fumo, diabete, traumi e conseguenze di altre terapie.
I raggi ultravioletti e la senilità rendono il cristallino meno elastico. La sua opacizzazione puó avere origine, come abbiamo visto, dal nucleo o dalla corteccia.
Persino le contusioni possono essere causa dell'affermarsi della cataratta, soprattutto nei soggetti più giovani.
Non meno frequenti sono i casi dovuti al diabete, il quale provoca una iper idratazione del cristallino, ai problemi della ghiandola tiroidea e agli abusi di alcool e fumo.
Infine, vanno ricordate l'uveite (infiammazione della tonaca media vascolare dell'occhio), le distrofie ereditarie tipo le retiniti, le sindromi di Wagner e Stickler e gli interventi chirurgici per guarire il glaucoma.
Cura della cataratta - Intervento e riabilitazione
Tecnologicamente parlando, la chirurgia della cataratta ha fatto passi da gigante negli ultimi anni e molti pazienti hanno recuperato quasi completamente la loro vista dopo l’intervento.
Rimuovere la cataratta significa estrarre il cristallino opacizzato e sostituirlo con una lente di plastica detta intraoculare.
Una tecnica molto moderna è la facoemulsificazione, che consiste la rimozione del cristallino attraverso degli ultrasuoni, con anestesia topica e senza punti di sutura.
La riabilitazione, ovvero il recupero visivo dopo l'intervento, è davvero molto veloce; l’occhio operato resta bendato fino al giorno della prima visita di controllo. In seguito, viene spesso consigliato dai medici di portare per alcuni giorni degli occhiali da sole.
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I rischi dell’intervento non sono elevati. Al massimo potrebbero esserci delle complicanze, come ad esempio la rottura della capsula del cristallino. Tieni presente che un cristallino artificiale non è al giorno d’oggi ancora in grado di replicare al 100% la funzionalità di quello naturale. Per questo motivo saranno necessari anche dopo l’intervento l’uso degli occhiali da vista. Questa è sicuramente una buona occasione per provare la qualità efficiente delle lenti di occhiali24.it, sia nel caso tu abbia bisogno di lenti monofocali tradizionali, sia che invece necessiti di progressive multifocali.
Altri lievi disturbi, post operatorio cataratta, che potrebbero apparire sono gli arrossamenti, i bruciori, la lacrimazione, le alterazioni visive tra l’occhio operato e quello non, la visione di aloni ed ombre varie, un aumento della pressione oculare e, come già detto in precedenza, un calcolo impreciso del cristallino artificiale, con necessità di nuove lenti correttive.
Per la realizzazione di questo articolo su “Come curare la cataratta e riconoscerne i sintomi“ ringraziamo le seguenti fonti