Vista. Come funziona e perché vediamo
Qual è il meccanismo per il quale riusciamo a vedere tutte le immagini che ci circondano? In questo articolo ti spieghiamo come funzionano i nostri occhi!
Lo sapevi che i bambini alla nascita sono quasi ciechi? Sembra incredibile ma è proprio così. I neonati non hanno ancora sviluppato tutto quel complesso di elementi anatomico-funzionali che porta gli adulti a vedere le immagini in modo distinto.
Se effettivamente la vista potrebbe sembrare quasi un'abilità naturale del nostro organismo un po' come camminare, in realtà non lo è affatto! Al bambino, ad esempio, serviranno almeno 8 mesi prima di avere un controllo più sicuro dei muscoli dell'occhio.
Un'accurata visita oculistica è consigliabile a tutte le età! Anzi, non dimenticare che più si cresce più la vista ha bisogno di maggiori attenzioni! Ecco perché una buona consulenza dall'ottico locale è un gran bene per tutti!
Come funziona la vista punto per punto
Vedere un'immagine proveniente dall'esterno è un po' come un processo di decodifica.
Immagina di avere di fronte a te un rebus. Cominci a scomporne i vari elementi, ad analizzare e combinare le varie lettere, fino a che il quadro non diventa chiaro. È esattamente la stessa funzione che svolge il nostro occhio con una coordinazione perfetta fra tutte le sue parti.
Se vuoi sapere come è fatto l'occhio, non dovresti perderti il nostro viaggio alla sua scoperta.
Quello che l'occhio percepisce non è l'immagine! Bensì, quello che vede in termini pratici è semplicemente luce. Ma che cosa significa esattamente e cos'è la luce?
Senza spendere troppo tempo in questioni di fisiche, possiamo affermare che essa è come un flusso di energia. Immagina un'onda che sipropaga nello spazio vuoto ad una certa velocità e con una determinata lunghezza, una vera e propria radiazione elettromagnetica.
Di radiazioni in natura ne esistono tantissime: microonde, onde radio, infrarossi, raggi X....
Tutte si differenziano per frequenza e lunghezza d'onda e sono state rappresentate dagli scienziati in un grafico detto spettro elettromagnetico. Quello che a noi interessa è lo spettro del visibile, ovvero quella parte dello spettro elettromagnetico che individua le uniche onde luminose che la nostra vista è in grado di percepire.
Come puoi vedere dal grafico, lo spettro del visibile viene identificato con una striscia colorata che va dal colore rosso al violetto. Sono tutte quelle radiazioni di lunghezza compresa fra i 400nm e 700nm.
Compito essenziale dell'occhio con tutti i suoi organi è di trasformare la luce in impulso elettrico in modo tale da convogliarla sul nervo ottico che la farà arrivare alle apposite aree del cervello deputate alla loro rielaborazione.
In questo processo nessuna parte è secondaria o meno importante delle altre. Ed è proprio per questo che la vista va controllata periodicamente sia dall'ottico locale che tramite una visita periodica dal medico competente.
Vista. Perché vediamo? Il percorso della luce dalla cornea
- cornea: qui avviene una prima messa a fuoco
- pupilla e iride: si dilata o meno a seconda delle condizioni luminose
- cristallino: seconda e più precisa messa a fuoco dell'oggetto a seconda della distanza
- retina: è qui che la luce viene decifrata e incanalata verso il nervo ottico.
La retina svolge un ruolo essenziale ed è proprio quando la luce non arriva esattamente sulla sua superficie che si determinano i più comuni difetti refrattivi della vista detti anche ametropie semplici fra cui ad esempio la miopia. Il nostro articolo sull'argomento potrà esserti senz'altro utile!
In questo processo di decodifica non bisogna dimenticare i colori! È il caso allora di chiedersi:
come fa l'occhio a percepire non solo i contorni delle figure ma anche le diverse sfumature dei colori?
La risposta è da trovarsi nei coni e nei bastoncelli, collocati entrambi sulla retina. Essi si definiscono fotorecettori proprio perché sensibili alla luce che innesca in loro delle speciali trasformazioni chimiche.
- Sono invece i bastoncelli ad essere responsabili della visione del bianco e del grigio e in generale della vista notturna. I loro pigmenti contengono infatti una speciale proteina, la rodopsina, che non funziona in presenza di luce, ma si attiva al buio.
- In particolare per quanto riguarda la visione diurna, entrano in gioco i coni, che sono dotati di pigmenti contenenti 3 tipi di proteine (opsine). Essi sono sensibili a 3 diverse lunghezze d'onda e sono fondamentali nella percezione di 3 colori fondamentali: rosso, verde e blu.
Non è un caso che daltonismo e altre problemi legati ai colori siano proprio connessi al funzionamento di questi fotoricettori della retina. Leggi il nostro articolo a riguardo.
Quando un'immagine entra in testa o meglio....nel cervello!
La retina, i coni e i bastoncelli hanno quindi svolto il loro compito di percezione della luce che come impulso elettrico verrà incanalata nel nervo ottico. Tuttavia il viaggio di questo impulso non è ancora finito! Serve infatti una mente intelligente in grado di ricomporre questi impulsi e dare loro una definizione.
Una sorta di catalogatore di senso che ci dice anche cosa fare in presenza di un'immagine o di un'altra.
Questo organo così intelligente è naturalemente il cervello, ma non tutto l'encefalo è direttamente coinvolto nel processo di decifrazione delle immagini e della vista.
In particolare: gli stimoli vengono convogliati in una particolare zona, detta diencefalo, da cui vengono indirizzati verso la corteccia celebrale. Qui arrivano alla loro tappa finale, la cosiddetta area 17, collocata nel lobo occipitale, all'altezza della nuca.
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